Arcidonna "ulteriore conferma dell'inesistenza di una politica per le donne" |
Il Consiglio superiore della magistratura ha liquidato come "non importanti" le questioni di uguaglianza tra donne e uomini in magistratura contenute nel programma comunitario sottoposto al voto dell'assemblea
Arcidonna esprime forte rammarico per la bocciatura da parte del Consiglio Superiore della Magistratura del progetto per le Pari Opportunità che avrebbe dovuto approfondire il tema della "conciliazione tra la vita familiare e quella lavorativa" delle donne magistrato. Valeria Ajovalasit, Presidente di Arcidonna, ha dichiarato che: “la bocciatura del progetto del CSM, che intendeva studiare da vicino i diversi percorsi professionali che rallentano le carriere delle donne magistrato, conferma la tendenza a dare sempre meno attenzione al tema della presenza/assenza delle donne nei centri decisionali della politica e del lavoro e, soprattutto, evidenzia la totale immobilità del Dipartimento delle Pari Opportunità che a parole afferma quale suo obiettivo fondamentale quello di accrescere la partecipazione femminile nella politica e nel lavoro, ma, nei fatti, risulta essere completamente latitante”. Arcidonna rileva che quello che è accaduto al CSM aggrava ancora di
più la situazione di stallo dell’Italia. Anche per la donna magistrato
conciliare gli impegni di lavoro e la vita familiare resta un problema, così
come restano ancora i problemi di discriminazione delle donne in altri ambiti
lavorativi e della vita sociale. Ma, forse, il problema
più urgente è quello della mancanza di una politica per le donne
e di un Dipartimento per le Pari opportunità che ne detti le linee guida. Roma - Il Consiglio superiore della magistratura
ha liquidato come “non importanti” le questioni di uguaglianza tra
donne e uomini in magistratura contenute nel programma comunitario sottoposto
al voto dell’assemblea. 18 marzo 2005
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