Romano Prodi, dopo aver ascoltato associazioni e movimenti femminili, tira le somme e accoglie, in tema di pari opportunità, le proposte di Arcidonna.
Venerdì scorso a Venezia, Romano Prodi
ha ascoltato per ben tre ore, associazioni e movimenti femminili provenienti
da tutta Italia, lì per offrire un contributo “al femminile”
alla Fabbrica del Programma dell’Unione.
Occupazione, servizi, imprenditoria, politica, diritti, informazione. Su questi
ed altri temi, ognuna delle donne presenti all’Arsenale ha portato la
sua esperienza e fatto proposte concrete. Valeria Ajovalasit, Presidente nazionale
Arcidonna, ha commentato una serie di dati per dimostrare che l’Italia
è cambiata e che la politica non se n’è neanche accorta.
Queste le richieste di Arcidonna, sulle quali il futuro governo di Centrosinistra
si impegnerà a lavorare: il 50% di donne candidate alle elezioni e il
50% di donne nel governo; la trasformazione del Dipartimento delle P.O. in Ministero;
il raggiungimento dell’obiettivo fissato dalla UE per il 2010 di elevare
il livello dell’occupazione femminile al 60%; la piena affermazione dello
stato laico e garante dei diritti e delle libertà di cittadine e cittadini.
“Basta con il privilegio di pochi” così Prodi tira le somme
e prende impegni: servizi sociali, “bisogna cambiare radicalmente”;
pari opportunità in politica e al governo, “si
lavora affinché il 50% dei candidati siano donne, ma anche se il rapporto
fosse 2/3 contro 1/3 sarebbe già un bel passo avanti”; limitare
i costi della politica, “non possiamo chiedere al Paese di cambiare rotta
se non c’è solidarietà e giustizia distributiva”.
Positivo, dunque, il bilancio di questa giornata d’incontro e confronto
con le richieste dell’universo femminile. Successo dell’Arsenale
e delle donne.
26 settembre 2005
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