I soldati dell'Onu e della Nato alimentano la prostituzione in Kosovo |
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I dati provengono da un dossier di Amnesty International
Bruxelles – I trentaseimila uomini che
compongono il contingente internazionale di peacekeeping
che dal 1999 è presente in Kosovo costituiscono il 30% dei “clienti”
delle donne costrette alla prostituzione, nonché l’80% dei
proventi di chi organizza una vera e propria tratta delle bianche.
È questo uno dei contenuti più scandalosi contenuti dal dossier
sulla prostituzione consegnato da Amnesty International
all’UE. La maggior parte delle donne, spesso adolescenti, provengono da
Moldavia, Romania, Ucraina e Bulgaria: dall’Europa esclusa. Le donne vengono
condotte in Kosovo, quasi sempre passando attraverso la Serbia, e da lì,
garantite le esigenze dei soldati, vengono deportate in alcuni dei Paesi più
ricchi dell’UE, quali Olanda, Italia e Gran Bretagna.
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