La senatrice colombiana da due anni in mano ai guerriglieri |
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L'anniversario del rapimento di Ingrid Betancourt
Anche
il sindaco di Roma Walter Veltroni era presente alla manifestazione di Bogotà,
in occasione del secondo anniversario del rapimento di Ingrid
Betancourt. Quarantadue anni, franco-colombiana, eletta nei primi anni
'90 deputata e poi senatrice nelle liste dei Verdi, la Betancourt aveva poi
creato il partito "Ossigeno", decisa a correre per la Presidenza della
Colombia nelle elezioni del maggio 2002.
Madre di due bambine, aveva sacrificato la sua vita familiare alla difesa
dei diritti umani in dei Paesi più violenti e più corrotti
del mondo e che da quarant’anni vive un endemico stato di guerra civile.
Lottando in favore della giustizia sociale e della democrazia, schierata apertamente
contro i narcotrafficanti, era diventata un personaggio molto scomodo per i
paramilitari e i cartelli della droga. Dopo ripetute intimidazioni e attentati,
le Farc, forze armate rivoluzionarie della Colombia,
erano riuscite nel 2000 a rapirla. Da allora la tengono in ostaggio nella foresta
amazzonica, chiedono al governo di trattare per uno scambio di prigionieri.
Da tutto il mondo si levano appelli in favore del suo rilascio, si esercitano
pressioni, ci si sforza di non far diminuire l’attenzione internazionale
sulla situazione. È l'unico modo per salvarla.
Per maggiori informazioni:
www.betancourt.info
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