360 donne violentate, mutilate e uccise a partire dal 1993: oggi Amnesty International organizza "Artist for Amnesty", per non dimenticarle
Oggi è l’ennesima giornata di mobilitazione internazionale organizzata
da Amnesty International per ricordare una strage impunita
di centinaia di donne messicane, avvenuta più di un decennio fa
nel territorio della città di Ciudad Juárez, nel deserto al confine
col Texas.
Trecentosettanta donne violentate, mutilate e uccise,
i cui corpi sono stati rinvenuti nel deserto a partire dal ’93, nonché
ottocento donne scomparse. Vittime di diversi stupratori, di decine e decine
di violenze domestiche, fatte fuori da svariate gang, con molteplici moventi,
tutte gettate nel deserto dell’oblio.
Questa giornata di mobilitazione è stata sostenuta e preparata da una
campagna, chiamata Artist for Amnesty, che vuole
usare i molteplici linguaggi dell’arte per combattere il silenzio che
ha soffocato la volontà di giustizia dei familiari delle vittime e della
società civile messicana e internazionale.
Dopo anni di ripetute notizie di negligenze nelle indagini condotte dalle autorità
locali, di sospetti che sarebbero stati torturati, di campagne vessatorie e
diffamatorie contro i parenti delle vittime e organizzazioni non governative
impegnate nella ricerca di giustizia, la campagna ha promosso la realizzazioni
di quadri, murales, film, documentari, canzoni, telenovelas,
libri e svariati installazioni artistiche per fare opera di pressione sulle
autorità messicane, alfine di chiarire una l’intera vicenda e,
soprattutto, ottenere giustizia.
Per saperne di più:
www.amnestyusa.org/countries/mexico/index.do
15 dicembre 2004
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