Sudafrica: grande presenza delle donne |
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Alte percentuali sia fra le elettrici che fra le candidate
Johannesburg (Sudafrica). È donna il
54% degli aventi diritto al voto chiamati ieri alle urne per eleggere il nuovo
Parlamento sudafricano, per le terze elezioni politiche democratiche dopo la
fine dell'apartheid. Su 27 milioni di votanti circa, le elettrici sono quasi
2 milioni più degli uomini.
Ma la presenza femminile è risultata molto significativa sul fronte dell'elettorato
passivo: sono donne il 37% dei candidati dell'Azapo, il partito dell'estrema
sinistra nera; il 35% dell'African National Congress: il partito di Nelson Mandela
sembra essere il favorito anche per questa tornata elettorale; il 35% del Pan
Africanist Congress, altra formazione dell'estrema sinistra nera; il 32% dell'Inkatha
Freedom Party, che in Parlamento rappresenta la nazione zulu; quasi il 36% dell'Alleanza
Democratica, formazione liberale, capofila dell'opposizione; ed il 25% del segregazionista
New National Party, erede del National Party.
Anche a livello governativo, la presenza delle donne in Sudafrica fa invidia
a molti Paesi europei, prima fra tutti l'Italia: sono donne 10 dei 26 ministri,
e la metà esatta dei viceministri (8 su 16). Nei 400 scranni del Parlamento,
almeno fino al voto di ieri, sedevano ben 143 deputate: il 35,75%. Per quel
che riguarda l'affluenza al voto, per la quale non si hanno dati per genere,
si sono recati alle urne quasi 21 milioni di aventi diritto al voto, con un'astensione
del 25% circa.
Da DW Press n. 85 del 15 aprile 2004
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