Osservatorio di genere


Arcidonna News ecco il disegno di legge sulla violenza
ecco il disegno di legge sulla violenza Stampa E-mail
Annunciato poco più di un mese fa, arriva come promesso il disegno di legge sulla violenza sessuale, ideato con una larga intesa tra vari Ministri. La Pollastrini, Ministra per i Diritti e per le Pari Opportunità è soddisfatta. Adesso si attende l'iter parlamentare. Il testo all'interno.

novembre 2006 - Il ministro per le Pari Opportunità, Barbara Pollastrini, ha annunciato entro 15 giorni la presentazione di una proposta di legge «contro la violenza alle donne che tuteli ancora di più le donne e sia un appoggio per coloro che volendosi liberare dalle persecuzioni e dalle molestie, possano trovare un punto di riferimento».

DETTO FATTO

Così più di un mesa fa la Ministra Pollastrini annunciava il testo di una legge contro la violenza sessuale. Oggi è realtà.

Studiato di concerto con il ministro della Giustizia Clemente Mastella, è ispirato al modello spagnolo (quella sulla violenza domestica è stata la prima legge del governo Zapatero). La legge italiana prevede pene più severe per la violenza che avviene tra le mura domestiche con aggravante se a commetterla è il coniuge o - assai importante - il convivente. Un'apertura alle coppie di fatto, altro tema in calendario al ministero.

È la prima legge concepita in queste stanze "in intesa con i ministri di Giustizia, Lavoro, Interni, Famiglia, Politiche sociali, Scuola e Comunicazione", dice Pollastrini. Sarà varata dal consiglio dei ministri e poi sottoposta al Parlamento dopo la Finanziaria "e soprattutto dopo che qui abbiamo definito bene la missione, i confini di competenza e le forze disponibili al ministero".

Dunque: fino a sei anni di carcere, pena che consente l'uso delle intercettazioni telefoniche e ambientali durante le indagini. Per la prima volta, inoltre, una legge si occupa delle molestie persecutorie (telefonate, sms, pedinamenti, lettere, mail), in inglese "stalking": pene da uno a quattro anni aumentate di un terzo se le minacce sono gravi con possibilità, anche in questo caso, di utilizzare le intercettazioni in deroga alla norma generale. Misure cautelari decise dal giudice per interrompere le persecuzioni che arrivano fino agli arresti domiciliari o al carcere per il molestatore. Fino ad oggi era un reato da contravvenzione, 516 euro di ammenda: la differenza è radicale.

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12 gennaio 2007


 
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