legge elettorale: si del Senato, no alle donne |
Dopo due mesi esatti dal sì dell'Aula della Camera alla riforma elettorale, il Senato approva in via definitiva il provvedimento che sancisce il ritorno al sistema proporzionale. Nessuna menzione sulle quote rosa. In clima di feste, questo il regalo del governo di centrodestra alle donne italiane!!
Niente «quote rosa» nel testo della nuova
legge elettorale. L'opposizione accusa il ministro delle Pari opportunità
di essersi defilata. Ieri il sit in di protesta delle donne a Palazzo Madama
contro la legge e soprattutto contro l’operato del Ministro delle pari
opportunità Stefania Prestigiacomo, ritenuto assolutamente inadeguato,
a maggior ragione con l'operazione di pura facciata che sta mettendo in atto
con il suo disegno di legge sulle quote rosa.
Durissime le proteste tra chi in questi mesi ha condotto la battaglia per una
democrazia veramente paritaria. Donne di associazioni, partiti e movimenti si
sono instancabilmente impegnate per ottenere una legge che rappresenti equamente
le italiane e gli italiani, tutti. La nuova legge
elettorale è ''drammatica e peggiora'' la situazione per le donne.
Lo afferma Valeria Ajovalasit, presidente nazionale
Arcidonna, tra le associazioni più attivamente impegnate in questa
battaglia, commentando l'approvazione della nuova legge elettorale. ''Nonostante
l'Italia risulti in Europa il Paese con il maggior disequilibrio nella rappresentanza
politica in Parlamento, composto per il 90% da uomini - sottolinea - nulla si
è voluto fare in occasione della nuova legge elettorale per ottemperare
a quanto previsto dall'art. 51 della Costituzione, volto a porre tutti i cittadini
in condizioni di uguaglianza per l'accesso alle cariche elettive''. ''Una discriminazione
non formale ma di fatto - aggiunge la presidente - quella che vede le donne
italiane puntualmente penalizzate nell'accesso alle cariche politiche elettive
nazionali e che puntualmente, a ogni elezione, ci restituisce un Parlamento
specchio di un Paese che non esiste. LE PRINCIPALI NOVITA SULLA LEGGE Queste le principali novità. Per l'elezione della Camera il territorio nazionale è diviso in 27 circoscrizioni elettorali. Salvo i seggi assegnati alla circoscrizione estero, la ripartizione è effettuata in ragione proporzionale con l'eventuale attribuzione di un premio di maggioranza. Il premio equivale ai seggi necessari per raggiungere quota 340. All'opposizione restano 277 seggi. Se la coalizione vincente ha ottenuto più di 340 seggi li mantiene tutti. Il Senato invece è eletto su base regionale. L'assegnazione dei seggi tra le liste concorrenti è effettuata in ragione proporzionale, con l'eventuale attribuzione di un premio di coalizione regionale. Il nuovo sistema introduce per l'elezione della Camera tre soglie di sbarramento che partiti e coalizioni devono superare per accedere al riparto dei seggi. Per la coalizione lo sbarramento è al 10%, per i partiti non coalizzati
al 4% e per quelli coalizzati al 2%. Partecipa al riparto dei seggi anche la
lista collegata che abbia ottenuto il migliore risultato tra quelle che non
hanno superato il 2%. Tre le soglie anche per il Senato: il 20% per le coalizioni,
l'8% per le liste non collegate, il 3% per quelle collegate. 15 dicembre 2005
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