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Arcidonna: aumentano gli incarichi, diminuiscono le donne

RomaQuasi scomparse le donne nel Berlusconi TER e per le sopravvissute solo posti in piedi, ieri, durante la presentazione del governo alla Camera dei Deputati.

Dopo più di quattro anni di declamazioni e assunzioni di impegni, forse ci si aspettava almeno un gesto, una presa di coscienza del problema della rappresentanza paritaria da parte del primo ministro, ma così non è stato. Novantanove poltrone, fra ministri e sottosegretari, sono state assegnate, mai così tante nella storia della Repubblica e ormai al lumicino la presenza femminile: appena il 2%.

Valeria Ajovalasit, Presidente di Arcidonna, sottolinea la profonda contraddizione tra le dichiarazioni di principio sostenute dal Governo - anche a livello europeo - circa la necessità di incrementare la presenza femminile nelle istituzioni e le scelte politiche.
La composizione del nuovo Governo fotografa un Paese immaginario.
E se una classifica circolata lo scorso anno poneva l’Italia dietro il Burkina Faso per equilirbrio della rappresentanza politica, oggi non stupirebbe vedere il Paese addirittura scomparso da ogni simile graduatoria.
Valeria Ajovalasit: "Forse della cavalleria del cedere il posto a sedere a una donna si può fare pure a meno, quel che è certo è che la continua esclusione delle donne dalla vita politica del Paese rappresenta oltre che un ritardo storico clamoroso, un limite insostenibile per la democrazia del Paese. Stupisce, Presidente Berlusconi, stupisce che lei non abbia compreso, soprattutto dopo le recenti elezioni regionali, che sono state in primo luogo le donne ad abbandonarla, ovvero quella componente del Paese da una lato più coraggiosa e aperta ai cambiamenti, dall’altro più sensibile a questioni fondamentali a cui la politica è chiamata ma in cui è clamorosamente mancata in questi anni: risposte concrete, qualità della vita, soluzioni a piccole e grandi emergenze quotidiane”.


 
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