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Arcidonna News Approvata la legge sull'uguaglianza in Spagna
Approvata la legge sull'uguaglianza in Spagna Print E-mail
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La Ministra per i Diritti e le Pari Opportunità Barabara Pollastrini commenta: " Buon segno, ecco perchè stiamo lavorando ad una proposta di legge che segni un traguardo importante sulla strada della parità."

La Ministra per i Diritti e le Pari Opportunità, On. Barbara Pollastrini, si felicita per l’approvazione definitiva della Legge sull’uguaglianza da parte del Parlamento spagnolo, presentata dal Governo Zapatero oltre un anno fa.

«E’ un buon segno per l’Europa il fatto che tutti i Paesi stiano investendo in norme capaci di sbloccare istituzioni e società ed aprire ai talenti femminili», commenta la Ministra Pollastrini.

«L’Italia – prosegue – è attualmente maglia nera per la presenza di donne in politica e ai vertici delle carriere, ecco perché stiamo lavorando ad una proposta di legge che segni un traguardo importante sulla strada della parità. Sarà la via italiana a nuove opportunità di uguaglianza nelle liste elettorali, nei governi, nelle nomine pubbliche e non solo. Questo è uno degli impegni più significativi per dare concretezza al 2007, Anno europeo delle pari opportunità per tutti. Poiché si tratta di nuove regole che riguardano i sistemi elettorali – conclude la Ministra – ci confronteremo con tutto il Parlamento per trovare l’intesa più larga».

LA NOTIZIA
Acclamato, Zapatero dice: «Da sola giustifica la legislatura». Così il premier spagnolo si è espresso sulla legge che - come lui dice - vale i primi tre anni di governo. Si chiama Ley de Igualdad e darà alle donne la parità nelle liste elettorali e sul lavoro a cominciare dalle amministrazioni pubbliche passando anche per gli incarichi nei consigli d´amministrazione delle imprese. Insomma, si tratta di una misura che, progressivamente, porterà al riconoscimento delle pari opportunità tra i due sessi anche in tutti i posti sul lavoro.

Il testo è stato approvato in via definitiva dal parlamento spagnolo con l'astensione del centrodestra, che ha criticato in particolare la parità elettorale (non più del 60 per cento e non meno del 40 per cento per ciascun sesso). Che non si tratti di "quote rosa" ma del raggiungimento di una parità effettiva, lo si capisce già dalle percentuali fissate intorno al "fifty-fifty". E contestate dall´opposizione di centrodestra, al pari del progetto contenuto nella Ley de Igualdad che introduce, con percentuali simili, l'obbligo di procedere a una equa assegnazione degli incarichi entro otto anni ai vertici delle imprese.

Ma se il premier Josè Luis Rodriguez Zapatero, fuori del parlamento, ha ricevuto gli applausi di una piccola folla di donne, tra cui diverse deputate socialiste, che con tono scherzoso si sono rivolte al premier al grido di «Ista, ista, Zapatero feminista...», così non è stato all'interno delle Cortes, con le critiche dell'opposizione. Ciò detto, con il progetto della Ley de Igualdad si prevede un permesso di paternità di 15 giorni (un mese fra cinque anni), separato da quello della moglie, l'estensione del permesso di maternità nel caso di bambini prematuri o ospedalizzati e l'attribuzione della qualifica di rifugiate alle donne straniere che fuggano dai propri Paesi a causa della violenza sessuale e dei maltrattamenti.

Zapatero intervenendo in parlamento prima del voto ha detto che la legge - il cui scopo è «dare giustizia alle donne» - trasformerà «radicalmente» la società spagnola perché uomini e donne saranno ora «perfettamente eguali davanti alla legge». «Insieme a quella sull'assistenza alle persone dipendenti - ha dichiarato - questa legge vale tutta la legislatura».

Alcuni punti importanti della legge

 

23 marzo 2007


 
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