There are no translations available. La storia di una donna siciliana che, sposata con un boss, ha trovato in sé la forza e l'orgoglio di dire no a un uomo violento e a un intero sistema di prevaricazione
A Carmela Rosalia Iuculano, 32 anni, la sua
vita a un certo punto non è sembrata più degna d’essere
vissuta. E l'ha cambiata.
A sedici anni si nn’avieva fuitu (letteralmente,
era fuggita: la fuitina è la fuga da casa alla
quale segue il matrimonio riparatore) con Pino Rizzo, indicato dagli inquirenti
come il boss di Cerda (in provincia di Palermo),
per poi sposarlo a diciotto. Immersa fino al collo in un mondo di cui conosceva
fatti e regole, la sua vita si era limitata per anni alla cura della casa e
dei figli, sopportando in silenzio tradimenti, botte
e il peso dei segreti del marito. Nel 1997, stremata da questa vita,
decide di tornare a casa dei suoi genitori con le due figlie. Scelta sensata,
si potrebbe pensare, in realtà solo un’altra occasione di dolore.
Il marito, da "buon" mafioso, sapeva come far leva sulle bassezze
e la codardia della gente e si fece riconsegnare la moglie con un semplice espediente:
danneggiò per vendetta i mezzi dell’azienda
del padre di Carmela, come se si fosse trattato semplicemente di un imprenditore
che non voleva pagare il pizzo. E la famiglia Iuculano decise di pagare, “torna
a casa per il bene di tutti” si sentì dire Carmela da suo fratello.
Carmela tornò dal marito, ma per la disperazione si abbandonò
all’alcool e diventò anoressica. Seguirono altri anni di umiliazioni
e una sottomissione tale che neanche l’arresto del marito nel 2002 riuscì
a darle la forza di cambiare. Cominciò ad amministrare gli affari per
conto del marito, dal quale riceveva le direttive quando andava a trovarlo in
carcere. Prendeva ordini e li rigirava, riscuoteva per conto suo il pizzo e
riciclava il denaro, e proprio per questo motivo, quest’anno, viene arrestata.
Le concedono gli arresti domiciliari, scatta qualcosa in lei e matura l’intenzione
di collaborare con la giustizia.
Denuncia così il marito, il fratello e un cugino,
spalancando le porte agli inquirenti sui segreti della mafia che agisce su quel
territorio.
Carmela dice di averlo fatto per i suoi tre figli. Ora vive in una località
segreta, alla ricerca di una vita degna per sé e i suoi figli.
Vittorio Greco
26 novembre 2004
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