Chi dei due "in maternità"? |
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There are no translations available. Persino la festa del papà può essere occasione per sottolineare la mancanza di un'effettiva parità fra i sessi sul piano del lavoro Il 19 marzo a Firenze si è svolto un convegno organizzato dalla Regione,
dal titolo "Maternità e paternità
nel lavoro". Tra l’altro, sono stati discussi i risultati della legge,
entrata in vigore nel 2000, che riguarda il congedo
parentale per i papà. Sono infatti
ancora pochissimi gli uomini che scelgono di astenersi dal lavoro (con le stesse
tutele offerte dalla legge alle madri) in occasione della nascita di un figlio. Ci si chiede perché gli uomini rinuncino a un diritto che viene loro
garantito dallo Stato. Essenzialmente, i motivi sono due, uno di natura economica,
l’altro culturale, strettamente interconnessi far di loro. Ma oltre alle motivazioni culturali, ci sono quelle economiche.
Anche coloro che non hanno alcun pregiudizio sull’effettiva intercambiabilità
dei ruoli si fanno i conti in tasca, e considerato che nella stragrande maggioranza
dei casi l’uomo percepisce un salario superiore a quello della donna,
che il suo lavoro è quasi sempre più sicuro e più stabile,
con più possibilità di far carriera, ecco
che la scelta è quasi obbligata. E le donne continuano ad andare in maternità.
Edoardo Zaffuto
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