Gender Observatory


Donne che lavorano per la pace Print E-mail
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Si è svolta a L'Aia la conferenza internazionale del progetto "Gender mainstreaming in peacekeeping operations"

Come riconosciuto formalmente dalle Nazioni Unite nella Conferenza di Pechino, il punto di vista di genere porta molti positivi contributi al modo di affrontare le questioni internazionali più rilevanti, non solo quelle che vedono le donne coinvolte direttamente.
In linea con questo principio, si è tenuta a L’Aia dal 18 al 20 febbraio la conferenza internazionale del progetto “Mainstreaming della prospettiva di genere nelle politiche di intervento per il mantenimento della pace”, promosso dal Ministero degli Affari Sociali e dell’Occupazione, della Difesa, degli Interni e degli Esteri dei Paesi Bassi. Vi hanno partecipato rappresentanti di governi e di associazioni di tutta Europa, e fra di esse anche la presidente di Arcidonna, Valeria Ajovalasit.

Il ruolo delle donne nella prevenzione e nella soluzione dei conflitti armati è stato analizzato su tre livelli:

  1. All’interno della popolazione locale, il potenziale delle donne nella direzione della soluzione dei conflitti, del ripristino dell’attività economica, della stabilizzazione, è ancora sottovalutato;
  2. Nella relazione fra il personale delle operazioni di pace e i civili locali, la mancanza di una conoscenza degli aspetti culturali legati all’identità sessuale può provocare tensioni evitabili fra le due parti;
  3. All’interno dell’équipe del personale vi è la necessità di un bilanciamento fra uomini e donne.

Nelle aree del mondo sconvolte dalla guerra, la valorizzazione del punto di vista di genere permetterebbe interventi più efficaci, più rapidi e meno “traumatici”.
Di contro, militari e polizia non sono solitamente abituati a riconoscerne le potenzialità e gestire vantaggiosamente. La conferenza, quindi, ha mirato a stabilire procedure per riconoscere e indirizzare l’aspetto “gender” nella formazione degli operatori e a promuovere accordi transnazionali per la loro applicazione, nonché a proporre il Programma europeo Equal come finanziatore del progetto.

 
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