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Arcidonna News Elezioni amministrative: poca fiducia alle donne per i posti di comando
Elezioni amministrative: poca fiducia alle donne per i posti di comando Print E-mail
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Pochissime (intorno all'8,5%) le donne fra i candidati a sindaco e a presidente di provincia. Le candidature presentate nelle sessantatré province e nei trenta comuni capoluogo, confermano la convinzione che il potere è ancora una faccenda da uomini.

Candidati uomini a sindaco nei comuni capoluogo: 173. donne: 16. Percentuale donne: 8,5


Candidati uomini a presidente di provincia: 372. donne: 34. Percentuale donne: 8,4


I numeri parlano chiaro: i partiti politici italiani, quasi senza alcuna differenza fra Nord e Sud, continuano a non dare fiducia alle donne quando si tratta dei pochi posti “in concorso” per il vero potere. Va bene quando si tratta di concorrere per decine e decine di posti di consigliere comunale o provinciale, ma quando il posto è uno e pure di prestigio...
C’era da aspettarselo, anche se il forte vento che sta tirando da qualche tempo in tutta Europa a favore di una democrazia veramente paritaria, e le profferte di aperture “rosa” da parte di esponenti di tutti gli schieramenti politici ci avevano fatto sperare.
Ovviamente non è un problema di fiducia: le donne hanno dimostrato di saper amministrare province e città, grandi e piccole, come e meglio degli uomini. Si tratta di ripartizione del potere, di manuale Cencelli di lobbies e di cordate. E in queste cose le donne non c’entrano, non ci vogliono entrare.
Questo dimostra, se ve ne fosse ancora bisogno, la necessità di norme a tutela della parità nelle istituzioni, perché là dove diventa obbligatorio (vedi elezioni europee), le donne da candidare si trovano e, sembrerebbe, senza troppe difficoltà.

 
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