There are no translations available. L'elenco delle cinquanta donne più potenti del mondo arabo, su "Forbes", le loro storie rappresentano eccezioni anche per il nostro mondo, per il nostro Paese, per il nostro Sud dove le donne non hanno l'obbligo di portare il velo, ma per il resto...
Con questo titolo “La Repubblica”del 5 aprile dedica
un’intera pagina ad un articolo di “Forbes Arabia” che racconta
delle cinquanta donne più potenti del mondo
arabo.
Lubna, Maha, Raja, Ibtisam, Rasha, con questi nomi che
evocano le Mille e una notte, non sono esotiche principesse, ma capitane d’azienda
che guidano potenti multinazionali della finanza e dell’industria. Le
loro aziende hanno sede in Arabia Saudita, in Kuwait negli Emirati arabi, ma
i loro affari si espandono in tutto il mondo con fatturati di miliardi di dollari.
“Mi chiedono come ho fatto a penetrare il muro della grande finanza maschile”
dice Maha Al Ghunaim, kwaitiana, 43 anni , direttrice esecutiva della Middle
East Investment Bank e numero due della hit parade di Forbes “ rispondo
che il mondo dei capitali non guarda a sesso, alla nazionalità o al colore”
per gli investitori conta soltanto la fiducia e, a quanto pare Maha, dispone
delle capacità per ottenerla.
Le loro sono storie di successo, possibili in un’area del mondo arabo
ricca e parzialmente occidentalizzata, ma sono comunque eccezioni per la realtà
islamica che continua a relegare le donne in un ruolo di forte subalternità.
Ma ancora di più, le loro storie rappresentano eccezioni anche per il
nostro mondo, per il nostro Paese, per il nostro Sud dove le donne non hanno
l’obbligo di portare il velo, ma per il resto……..
Basta un dato per tutti: in Arabia Saudita il tasso
di occupazione delle donne, cioè quante donne fra i 15 e i 65 anni hanno
un lavoro retribuito ( autonomo o dipendente) è del 32% a fronte del
54% della media Europea.
Ebbene, il tasso di occupazione femminile nel Sud della nostra civilissima Italia
è 30,8% !
5 aprile 2006
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