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Arcidonna News La storia del Novecento al femminile
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Bellissime di Giovanna Gagliardo, un film-documentario presentato a Venezia

La regista Giovanna Gagliardo ha presentato al Festival di Venezia un film-documentario dal titolo “Bellissime”. Utilizzando materiale dell’Istituto Luce e della Rai, molto del quale inedito, la Gagliardo racconta la storia del secolo appena trascorso concentrandosi sulle donne che l’hanno attraversato, lasciando una traccia più o meno visibile del loro passaggio. “Cent’anni di quotidianità femminile, una storia più emotiva che politica”: così la regista definisce il suo lavoro, e aggiunge: “l’unica rivoluzione – lenta ma non silenziosa – che c’è stata in Italia”.
Il film è diviso in quattro parti, cronologiche: Le madri del Novecento, Donne tra passato e futuro, Penelope va alla guerra e Nessuno le può giudicare. La panoramica prende le mosse da quelle donne che, eroine anonime, lavoravano duramente fino all’ottavo mese di gravidanza e tornavano in fabbrica 30 giorni dopo il parto, a quelle che combatterono dopo il 1943 sull’uno o sull’altro fronte, schierandosi con i partigiani o con i fascisti, a coloro che conquistarono il diritto di voto con la proclamazione della Repubblica. Fra queste ultime, Angela Maria Cingolani, una delle venti donne elette all’Assemblea costituente nel 1946, così apostrofava i suoi colleghi maschi: “Non temete la nostra intromissione. Peggio di quello che avete saputo fare voi uomini, non lo potremo fare”. La storia continua con l’emancipazione degli anni ’50 e ’60: si vedono le prime calze di nylon, le prime fumatrici, le prime signorine che sfrecciano sulle nuove lambrette, fino all’esplodere del fenomeno femminista. Il tutto condito con spezzoni di film e canzoni che hanno fatto la storia del Paese, protagoniste Anna Magnani, Mina, Monica Vitti e tante altre. Si arriva infine ai giorni nostri, le immagini diventano a colori. Riguardo l’ultimo periodo del secolo che volge al termine, la regista commenta sconsolata: “Dopo anni di femminismo qualcosa si è fermato, ma non si torna indietro. Anche se il mondo maschile si coalizza per provarci”.

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3 settembre 2004

 

 
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