Gender Observatory


Parte Pechino+10 Print E-mail
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È stato inaugurato il grande summit dell'Onu sui diritti delle donne. Valeria Ajovalasit è a New York a nome di Arcidonna

È stata inaugurata a New York «Pechino+10», il grande summit dell’Onu sui diritti violati delle donne. Vi prendono parte oltre 80 ministri per le pari opportunità, circa 5.000 organizzazioni non governative e due premi nobel per la pace, Wangari Maathai e Rigoberta Menchù.

La conferenza rappresenta la seconda tappa di un percorso politico e sociale, iniziato nel 1995 a Pechino con un meeting internazionale, concluso da un’importante dichiarazione firmata da ben 189 paesi che s’impegnarono allora a combattere tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne. A New York si proverà a fare un bilancio e una verifica dei risultati raggiunti fino a oggi negli ultimi dieci anni.

Molte le battaglie ancora da dover affrontare. Basti pensare al sistema legislativo di numerosi paesi africani, asiatici e anche sudamericani, che ammettono per legge la sottomissione della donna al volere del marito, il diritto dell’uomo di uccidere la moglie per atti immorali, la pena di morte per le adultere, la privazione del diritto alla proprietà privata.

Tra i temi che già creano polemiche compare quello dell’aborto. La delegazione americana ha infatti presentato un emendamento alla bozza di piattaforma su Pechino+10 dove si afferma che l’aborto non può essere considerato un diritto umano.

1 marzo 2005

 
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