Riforma elettorale, anche Bianco cancella le donne |
There are no translations available. La presidente di Arcidonna critica la bozza presentata alla commissione Affari costituzionali del Senato: "Il testo prevede una quota di genere pari solo a un terzo, delineando, tra l'altro, altri meccanismi che risultano inefficaci per garantire una vera democrazia paritaria. Insomma, niente a che vedere con quanto ha fatto fin qui il Pd" "Mi rammarica dover constatare
che nella bozza di riforma elettorale presentata da Enzo Bianco in commissione
Affari costituzionali al Senato si sia perso di vista ancora una volta, quasi
fosse una norma secondaria, quanto previsto dall'art. 51 della Costituzione.
La previsione di quote di genere pari ad un terzo e l'obbligo di successione
di non più di due candidati dello stesso sesso comporteranno, con molte
probabilità, una riduzione delle chance di accesso al Parlamento per
le donne. Ma non solo: questi due passaggi della bozza vanno contro il principio
dell'alternanza uomo-donna per la composizione delle liste deciso dal Partito
democratico". Lo ha detto Valeria Ajovalasit,
presidente di Arcidonna e membro dell’Assemblea costituente nazionale
del Pd, commentando la bozza di riforma elettorale presentata da Enzo
Bianco. 13 dicembre 2007
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