Giulia Adamo a Trapani e Manuela Dal Lago a Vicenza rimangono al loro posto, le loro province non sono state interessate da questa tornata elettorale.
Le raggiungono, avendo conquistato la poltrona di presidente della provincia al primo turno, Beatrice Draghetti a Bologna, Sonia Masini a Reggio Emilia e Alberta De Simone a Avellino. Ombretta Colli a Milano perde al ballottaggio, mentre ce la fa Stefania Pezzopane a L’Aquila.
Totale: 6 donne presidenti di provincia. A tutte loro i complimenti di Arcidonna e gli auguri di un buon lavoro per le loro province e per le donne che vi abitano.
In Italia, però, le province sono 102, per cui il numero sei deve fare i conti con questo dato. Risultato: 5,9%. Non è certo una percentuale di cui andare fieri, anche se è sempre meglio della situazione precedente (3,9%). Troppo poco ancora per far cambiare idea ai dirigenti dei partiti politici, assai restii a candidare delle donne quando sono in ballo posti di comando.
Intanto però, delle 10 donne candidate a presidente dal Polo e dall’Ulivo, quattro (tutte quelle presentate dall’Ulivo) sono state elette. È un segnale a cui farebbero bene a prestare attenzione: il 40% delle candidature femminili è stato apprezzato e abbondantemente votato dagli elettori. Significherà qualcosa?