Troppi fiocchi azzurri in Cina! |
There are no translations available. Dopo anni di aborti selettivi, finalmente il governo corre ai ripari Il China Daily ha diffuso qualche giorno fa la notizia
secondo cui in Cina la Commissione nazionale per la pianificazione demografica
attuerà un piano chiamato “Aiuto alle ragazze”,
cercando di porre un freno all’allarmante sproporzione tra la componente
femminile e quella maschile. Oggi, infatti, in Cina nascono in media 120
bambini per solo 100 bambine. Questa sarà quindi un’altra
generazione di rami secchi, ovvero di uomini destinati
a rimanere senza una compagna nella vita. La Cina sta
pagando adesso le conseguenze della politica del controllo delle nascite e della
sua tradizionale predilezione del “figlio maschio”. Alla
fine degli anni Settanta nessuno avrebbe immaginato che la politica del figlio
unico, unita ad una serie disincentivi fiscali e assistenziali, avrebbe innescato
un processo di tali proporzioni. Allora, infatti, dovendo avere soltanto un
figlio, si preferiva che questi fosse un maschio, perché la stirpe non
si esaurisse, e per questo motivo l’infanticidio
delle bambine ha assunto proporzioni sconvolgenti. Inoltre, l’introduzione
dell’ecografia ha determinato un aumento vertiginoso degli aborti di feti
di sesso femminile. Grazie al programma “Aiuto alle ragazze”, le
famiglie con una figlia potranno usufruire di polizze assicurative gratuite
fino al raggiungimento della maggiore età da parte della figlia, sconti
sull’affitto della casa e agevolazioni nella ricerca di un’occupazione,
mentre lo Stato si farà carico delle rette scolastiche. 17 agosto 2004
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