There are no translations available. La svolta rosa di Zapatero contro il "maschilismo criminale"
“È arrivata l’ora della parità
fra i sessi con la lotta senza tregua contro il maschilismo criminale”.
Il neopremier spagnolo prosegue nella sua politica di radicale modernizzazione
del paese, dopo il crollo dell’era Aznar. La sua ambizione è una
Spagna più laica, più colta, più tollerante, e il raggiungimento
dell’uguaglianza reale fra uomini e donne.
DONNE IN POLITICA
Zapatero ha promesso che vi saranno più donne
nelle alte cariche dello Stato, in misura del 50%. D'altra parte, il
suo partito può contare su una ricca schiera di professoresse universitarie,
avvocatesse, magistrate, giovani energiche o cinquantenni con una consolidata
esperienza alle spalle. “Nei vertici del Psoe ci sono donne a sufficienza
per formare non uno, ma molti governi”, dice Micaela
Navarro, 47 anni, responsabile del settore Uguaglianza delle Donne del
Psoe.
ABORTO
Zapatero ha intenzione di modificare al più presto la legislazione
sull’aborto, che il Psoe definisce “ipocrita”. Attualmente,
una donna può interrompere la gravidanza, nelle prime 12 settimane, solo
in tre casi: rischio per la salute fisica o psichica della madre, malformazione
del feto, concepimento in seguito a stupro. È chiaro che la
legge in vigore non considera l’aborto un diritto della donna,
cioè la facoltà di una sua libera scelta, ma piuttosto una “concessione”.
La parte più conservatrice della cattolicissima Spagna insorge, sostenendo
che i casi di aborto, aumentati del 10% in un anno, continuerebbero ad aumentare
esponenzialmente. In realtà, secondo gli esperti, la gran parte delle
gravidanze indesiderate in Spagna è da attribuire alla mancanza di educazione
sessuale e alle difficoltà di accedere ai metodi contraccettivi.
LAVORO
Anche sul fronte del lavoro, Zapatero ha intenzione di ristabilire principi
di equità. I dati parlano chiaro: secondo il rapporto 2003 dell’Instituto
nacional de Estadística, il mondo del lavoro è ancora fortemente
maschilista. Sono donne il 65% dei disoccupati e il 79% dei lavoratori precari,
uomini il 74% dei datori di lavoro; gli stipendi
delle donne sono inferiori a quelli dei loro colleghi uomini del 30%.
MALTRATTAMENTI
Priorità ai nuovi provvedimenti per fronteggiare il problema, gravissimo
e assai diffuso in Spagna, della violenza domestica sulle donne. Nel
2003, undici donne su cento hanno subito maltrattamenti. Sono state uccise
fra le mura di casa 98 donne, 72 di esse colpite a morte dai loro stessi partner.
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