Osservatorio di genere


Infibulazione - Sì della camera alla legge che adesso passa al senato per la definitiva approvazione Stampa E-mail
Dal testo, approvato con 225 voti a favore, 176 contrari e 6 astenuti, è stato soppresso l'articolo che garantiva lo status di rifugiate alle donne che rifiutano l'infibulazione per sé o per le loro figlie. Proteste dell'opposizione.

Licenziato alla Camera, il disegno di legge sulle Mutilazioni Genitali Femminili passa ora al Senato con un testo (composto da nove articoli) che l’opposizione, votando contro, ha definito “snaturato”.
È stata infatti contestata l’eliminazione di quella garanzia per le donne “disobbedienti” che sarebbe stato il riconoscimento dello status di rifugiate.
Il ministro delle Pari Opportunità Stefania Prestigiacomo ha così replicato sulla questione:
''Il tema dello status di rifugiata per le donne immigrate che diranno 'no' sarà compiutamente trattato nella legge sul diritto d'asilo, il cui esame è in dirittura di arrivo in commissione e che quindi sarà presto portata in Aula''.

Questi, in breve, i contenuti principali dei nove articoli:
- DEFINIZIONE DEL REATO: sarà aggiunto un articolo al codice penale, il 583 bis, nel quale si definiscono i reati relativi alle MGF.
- SANZIONI: andranno da un minimo di 6 anni di reclusione ad un massimo di 12.
- NUMERO VERDE: sarà istituito dal ministero della Salute per fornire “linee guida” agli operatori socio-sanitari che si troveranno ad operare a contatto con gruppi etnici che praticano l’infibiulazione o altre mutilazioni genitali femminili.
- CAMPAGNE DI INFORMAZIONE: dovranno essere predisposte per mettere a conoscenza della legge al loro ingresso in Italia, gli immigrati provenienti dai Paesi in cui vengono praticate mutilazioni genitali.
- FINANZIAMENTO: sono stati stanziati cinque milioni di Euro l’anno a partire dal 2004.

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5 maggio 2004

 

 
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