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Arcidonna News Pillola abortiva. Riparte la sperimentazione, e la Chiesa parla di omicidio
Pillola abortiva. Riparte la sperimentazione, e la Chiesa parla di omicidio Stampa E-mail
Nuova interferenza della Chiesa subito dopo il via libera alla sperimentazione della pillola RU486.

All’ospedale Sant’Anna di Torino riparte la sperimentazione della pillola RU486 che permette alle donne di abortire evitando di sottoporsi all’intervento chirurgico. Puntuale arriva dal Sinodo dei Vescovi e dalle colonne dell’Osservatore romano la replica della Chiesa: mons. William Joseph Levada, - Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, nonché arcivescovo emerito di San Francisco – ricordando, durante il Sinodo, una delle questioni che hanno suscitato forti contrasti negli USA, dice “è peccato votare i candidati politici che ammettono leggi a favore dell’aborto”. Per l'Osservatore romano «si vuole che l'aborto diventi sempre più facile contraccezione, la più tragicamente efficace» e non esita a chiamarla «omicidio». Una nuova interferenza della Chiesa in aperto contrasto con quanto dettato dall’Unione europea sulla difesa delle donne da ogni violazione dei loro diritti in nome della religione.
In un rapporto approvato proprio martedì dall'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa si è discussa e votata una relazione della popolare svizzera Rosmarie Zapfl-Helbling, secondo la quale “i diritti delle donne sono spesso limitati o ignorati in nome della religione”. Il rapporto impegna i 46 stati membri del Consiglio a «proteggere le donne contro le violazioni dei loro diritti».
«La libertà religiosa non può essere accettata quale pretesto per giustificare violazioni dei diritti delle donne, sia flagranti sia nascoste, legali od illegali, praticate con o senza il consenso teorico delle vittime, le donne», rileva la relazione, che prende anche posizione affinché sia garantita «la separazione necessaria tra chiesa e stato, affinché le donne non siano sottomesse a delle politiche ed a leggi ispirate dalla religione», per esempio per quanto concerne la famiglia, il divorzio e quelle contro l'aborto».
E il referendum italiano sulla legge 40 docet.

7 ottobre 2005


 
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