Osservatorio di genere


Arcidonna News Referendum sulla fecondazione assistita: scontro sulla campagna
Referendum sulla fecondazione assistita: scontro sulla campagna Stampa E-mail
Al di là dei problemi relativi al voto degli italiani all'estero, i dibattiti più accesi sono incentrati sulle modalità della campagna informativa referendaria

A poco più di un mese dal referendum sulla fecondazione assistita, i problemi sembrano moltiplicarsi. La questione del voto degli italiani residenti all’estero è risolta, secondo Pisani, ad eccezione di alcuni casi controversi isolati. Una rassicurazione non da poco, se si considera il precedente del referendum del 1999, quando la quota proporzionale non venne abolita per una manciata di voti e poi si scoprì che erano stati contati, fra gli elettori, italiani ultracentenari residenti all’estero che avevano esalato già da tempo l’ultimo respiro.
Ma tutto sommato questo sembra un problema in via di risoluzione. Ciò che invece suscita ancora dibattiti accesissimi è la campagna referendaria. Due giorni fa, ad esempio, lo spot informativo preparato dalla Rai non ha passato il vaglio di Petraccioli, presidente della Vigilanza Rai: questo infatti associava esplicitamente la procedura della fecondazione assistita alla clonazione umana. La destra sembra infastidita da questa imparzialità, alcuni considerano i testi della Rai «perfino troppo politically correct», mentre di contro la sinistra trova scandaloso il tentativo di manipolazione dell’informazione. Senza contare che la campagna referendaria, alla quale il Comitato per il Sì e quello per il no investiranno capitali di proporzioni diverse (sembra che quelli a disposizione del no siano praticamente il doppio di quelli di cui dispongono gli avversari) anche se in ogni caso ingenti, è partita con un grosso ritardo. Si consideri, ad esempio, che già a partire da trenta giorni prima del referendum le affissioni al di fuori degli spazi appositamente predisposti saranno considerate fuori legge e punite con multe salatissime.

Vai alla sezione "Donne e fecondazione assistita"

9 maggio 2005

 
Torna su