SINODO DEI VESCOVI: non passa la proposta di indirizzare il saluto finale a "sorelle e fratelli" |
No all'intercomunione, no alla comunione per i divorziati risposati, no all'ordinazione per donne e uomini sposati e no ai politici abortisti. E monsignor Pompedda dice sì ai diritti per le coppie di fatto.
Nel segreto dell’urna i vescovi hanno lasciato “i fratelli”
in testa. Sconfitta la proposta di un vescovo africano
di indirizzare il saluto finale a “sorelle e fratelli”. Nessuna
apertura, nessuno spiraglio che faccia ben sperare in una “conversione
del potere temporale” verso la modernità,
il Sinodo dei NO presenta una sola novità: la decisione del Papa
di pubblicare le conclusioni che di solito restano "sub secreto".
NO all’intercomunione con cristiani di
altre confessioni, NO alla comunione per i divorziati
risposati (a meno che vivano senza fare sesso), ai quali si rivolge un
''appello'' a partecipare comunque alla messa, nonostante il confermato divieto
di fare la comunione, NO all'ordinazione per donne
e uomini sposati. E un invito ai politici a non avallare leggi contrarie
all'etica e ai vescovi a vigilare su questo. Preoccupazione per la mancanza
di sacerdoti. 24 ottobre 2005
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