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Arcidonna News Spiragli di libertà per le donne saudite
Spiragli di libertà per le donne saudite Stampa E-mail
Escluse dal voto, non è consentito loro di guidare automobili, però le donne dell'Arabia Saudita stanno conquistando riconoscimenti fino ad ora impensabili alle loro capacità professionali che fanno sperare che nel paese qualcosa stia cambiando. “Ritengo che l'emancipazione della donna sia un suo diritto fondamentale e negarglielo è come agire contro l'umanità. Oggi in Arabia Saudita non è più sostenibile la tutela maschile delle donne in base alla legge islamica”. Così pochi mesi fa il principe al-Walid bin Talal, una delle personalità di maggior spicco in seno alla politica saudita, riferiva sulle situazione delle donne in Arabia Saudita. Escluse dal voto nelle storiche elezioni di quest'anno, non è consentito loro di guidare automobili, però le donne dell'Arabia Saudita stanno conquistando nuovi, e fino ad ora impensabili riconoscimenti alle loro capacità professionali che fanno ben sperare che nel paese qualcosa si stia davvero muovendo. Ben presto, secondo quando riferito media locali, le donne saudite ricopriranno per la prima volta nella storia posti chiave all'interno del ministero degli esteri e cariche diplomatiche di rilievo, anche quella di ambasciatrici.
Un'altro segnale si è avuto poche settimane fa: le donne d'affari iscritte alla Camera di commercio e dell'industria di Gedda (JCCI) potranno, per la prima volta, votare direttamente nelle prossime elezioni del consiglio di amministrazione visto che nelle precedenti elezioni, queste avevano avuto il diritto di votare solo attraverso un rappresentante legale maschio (wakeel).
Ora, come già lo scorso anno per la Camera di Riad, le donne che hanno un'attività commerciale registrata e hanno pagato la quota d'iscrizione tre mesi prima dell'inizio delle procedure per la candidatura, potranno scegliere di votare o come fatto finora, o scrivendo personalmente la loro preferenza. Nell'agosto 2003 fu diffusa una petizione di 300 intellettuali che chiedevano riforme radicali nel paese: tra questi c'erano 51 donne. Un evento strabiliante se si pensa che le saudite sono riuscite a ottenere solo nel 2001 il diritto ad avere una carta d'identità personale, seppure ancora col permesso del coniuge o di un familiare.

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Da DWpress del 13 settembre 2005

 

 
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