There are no translations available. L'appello dell'Associazione delle Donne Musulmane in Italia a favore della liberazione degli ostaggi in Iraq
Roma, 16 aprile (Aki) – “Ridateci
i nostri connazionali vivi, restituite a queste mamme i loro figli. Fatelo in
nome dell'Islam, che insegna l'altruismo e la generosità”.
È questo l'appello che l'Associazione delle Donne Musulmane in Italia
(Admi) rivolgono a chi tiene prigionieri i nostri connazionali. “Liberare
tutti gli ostaggi”.
L’appello, rivolto “a tutti gli uomini che nascondono i loro volti”,
ricorda il precetto dell’Islam che proibisce di uccidere i prigionieri,
e si ispira ai valori del perdono e della generosità, in nome dei sentimenti
materni e familiari. Le “mamme musulmane d'Italia” ricordano poi
che i nostri connazionali rapiti “sono figli del popolo, del nostro popolo,
un popolo che è sceso in piazza anche lo scorso 20 marzo per invocare
la pace in tutto il mondo, Iraq al primo posto; questi ragazzi hanno madri,
mogli, figli che li stanno piangendo e aspettando; il
loro dolore è il nostro, anche noi siamo mamme, mogli, figlie italiane.
Molti bambini iracheni sono giunti in Italia con gli aerei della Croce rossa
e sono stati curati con amore e generosità, e il popolo italiano sarà
sempre pronto ad attivarsi in opere di solidarietà e altruismo. Non spezzate
questo legame fraterno tra popoli, non uccidete questi ragazzi disarmati, ascoltate
la voce di noi mamme italiane musulmane, che insieme alle famiglie di questi
ragazzi ai nostri connazionali, vi chiediamo un gesto umano, un gesto in nome
dell’Islam che insegna l’altruismo e la generosità, un gesto
in nome dei valori universali”.
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