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Arcidonna al Senato sulla legge elettorale Print E-mail
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Valeria Ajovalasit, Presidente nazionale Arcidonna, all'incontro con le Senatrici dell'Unione sulla legge elettorale, ribadisce le posizioni dell'associazione: irricevibilità delle liste, quota di genere del 33%, alternanza uomo/donna. Lunedì 28 novembre appuntamento a Roma per il sit-in davanti al Palazzo del Senato alle ore 16.00. Comincia la discussione sulla legge. Voto finale previsto per il 7 dicembre.

Arcidonna è intervenuta all’incontro con le Parlamentari dell’Unione svoltosi al Senato della Repubblica il 22 novembre scorso, (Palazzo Giustiniani).
Negli ultimi tre anni Arcidonna è stata tra le associazioni femminili italiane quella più attiva nel porre all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale e della classe politica la questione del riequilibrio della rappresentanza. Sulla questione Arcidonna ha promosso campagne quali ‘La Democrazia ha Bisogno delle Donne’ e ‘Democrazio: al Maschile è un Errore’, promosse anche grazie al contributo dei fondi comunitari Equal.
Il dibattito pubblico ha inoltre tratto spunto dai dati forniti dall’Osservatorio Arcidonna (consultabili sul sito www.arcidonna.it), costantemente aggiornati in merito alla presenza femminile a livello di massime cariche di Governo, Camera dei Deputati, Senato della Repubblica, Parlamento Europeo, Consigli e Giunte regionali. Recentemente, alla vigilia del voto sulla nuova legge elettorale, Arcidonna ha scritto al Presidente Ciampi denunciando il rischio che, trovatasi costretta per ragioni di opportunità politica, la maggioranza di Governo potesse promuovere provvedimenti in favore del riequilibrio della rappresentanza (le cosiddette ‘quote rosa’) rispettosi solo formalmente -e non nella sostanza- di quanto previsto dall’art. 51 della Costituzione. Ciò si è puntualmente realizzato. Prima, nel tentativo di ignorare totalmente la questione nell’ambito della legge elettorale, successivamente nella presentazione di un provvedimento ad hoc ‘ad effetto placebo’, privo cioè della necessaria incisività una volta calato nella dinamica delle urne, alla luce dei nuovi meccanismi di voto.
In altre parole, il provvedimento in discussione può nella migliore delle ipotesi salvare la faccia alla coalizione di maggioranza, difficilmente salverà il Paese dalla posizione che lo vede agli ultimi posti al mondo per presenza di donne nei centri decisionali della politica.
Nello specifico, a differenza del provvedimento presentato Arcidonna ritiene che:
· Le liste non conformi ai nuovi criteri debbano essere giudicate inaccettabili, eliminando del tutto la possibilità di presentazione ed escludendo quindi l’ammissibilità a fronte del pagamento di un’ammenda.
· La quota di rappresentanza di genere non possa essere inferiore a quanto previsto dall’Unione europea (33%).
· Tale quota dovrà essere applicata in lista con modalità di alternanza, soprattutto alla luce della nuova legge elettorale che non consente l’indicazione di preferenza.

Lunedì 28 novembre al Senato comincia la discussione sulla legge elettorale. E proprio lunedì alle ore 16.00 parte il primo sit-in davanti al palazzo del Senato a Roma organizzato da donne di associazioni, partiti e movimenti che chiedono una legge più giusta, più equa e che le rappresenti adeguatamente. Il sit-in è aperto a chiunque abbia voglia di partecipare per manifestare il proprio dissenso per questa legge ingiusta e anticostituzionale.
Il voto finale è previsto per il 7 dicembre, giorno in cui è già concordato un altro sit-in davanti al palazzo del Senato alle ore 9.00.

 

22 novembre 2005


 
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