Conferenza Onu a New York: le italiane vittime dell'apartheid |
There are no translations available. La Prestigiacomo dissente: "L'Italia non è un paese antiquato". La replica di Valeria Ajovalasit: "Le osservazioni del CEDAW sono corrette". Critico nei confronti dell’Italia ancora una volta il Comitato
per l’eliminazione della discriminazione contro le donne (CEDAW),
che alla conferenza di New York ribadisce, con toni pacati ma decisi, l’indignazione
per le condizioni delle donne italiane. Come si legge nel documento che le Nazioni
Unite hanno inviato a fine gennaio al governo italiano, «La
donna in Italia è ancora percepita come oggetto sessuale e principale
responsabile della crescita dei figli [...] Non sono stati fatti abbastanza
sforzi». E qui comincia la, purtroppo lunga, lista degli ambiti
in cui si verifica la discriminazione femminile: il lavoro, la previdenza, il
trattamento economico delle donne lavoratrici, il congedo parentale, la rappresentanza
politica. Tutti problemi trattati e sviscerati, ma ai quali il governo non sembra
voler dare una soluzione. 8 marzo 2005
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