Fecondazione assistita: modifiche blocca-referendum |
There are no translations available. Laura Bianconi e Antonio Tomassini (FI) propongono quattro cambiamenti alla Legge 40. Ma il loro obiettivo non è migliorarla, ma salvarla dall'abrogazione Roma – Che la legge 40 sulla fecondazione assistita non piaccia a nessuno, nemmeno ai suoi creatori, è ormai un dato da tempo acquisito. Ogni tentativo di perfezionarla, se così si può dire, è risultato vano, perché i suoi gravissimi difetti sono intimamente radicati nella sostanza, e l’unica soluzione al problema è l’abrogazione tramite referendum popolare. È questa, d’altra parte, la via che i radicali e la parte laica del centrosinistra stanno intraprendendo. Laura Bianconi e Antonio Tomassini, di Forza
Italia, hanno invece presentato, nell’aula semideserta del Senato, un
disegno di legge che propone quattro cambiamenti: È assolutamente inutile entrare nel merito di queste proposte di modifica,
dato che l’intento dichiarato di esse non è il miglioramento della
legge, quanto il tentativo disperato (e politicamente “sleale”)
di bloccare il referendum abrogativo delle
opposizioni. Finte modifiche quindi, irrilevanti nel contenuto, mezzi e non
fini. A rivelare questo uso strumentale dei meccanismi democratici non è
né Pannella né Fassino, ma la stessa
Bianconi, firmataria della proposta, che dichiara con sfacciata provocazione:
“Il nostro obiettivo principale è di proteggere un provvedimento
storico e fondamentale dalla follia dell’abrogazione referendaria”. Al di là del significato politico della vicenda, preferiamo concludere
con le concise dichiarazioni di due autorevoli personalità del mondo
scientifico: 26 agosto 2004 Su questo tema, nella rubrica "Donne e..."
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