Gender Observatory


L'Italia ancora agli ultimi posti nel women's empowerment Print E-mail
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Secondo un rapporto del WEF relativo al 2005, l'Italia si trova al 45° posto sui 58 Paesi presi in considerazione. I parametri presi in considerazione per stilare la classifica sono la partecipazione delle donne ai posti di potere economici e politici, le opportunità economiche, il livello di istruzione raggiunto, lo stato di salute e in genere la qualità della vita delle donne.

Il WEF (World Economic Forum, organizzazione internazionale indipendente con sede a Ginevra) ha elaborato un rapporto sul gap esistente circa la presenza femminile nei posti di potere in tutto il mondo. Sono stai scelti, a questo scopo, 58 Paesi appartenenti a tutte le aree geografiche e sono stati valutati alcuni parametri quali la partecipazione delle donne ai posti di potere economici e politici, le opportunità economiche, il livello di istruzione raggiunto, lo stato di salute e in genere la qualità della vita delle donne. È stata poi redatta una graduatoria per ognuno di questi parametri e infine una graduatoria generale che vede l’Italia al 45° posto dopo Paesi come la Thailandia e Lo Zimbawe e appena davanti ad Indonesia e Perù. Peggio, fra i paesi dell’Unione Europea, solo la Grecia al 50° posto. Chiude questa graduatoria l’Egitto che, nelle varie graduatorie per parametri, si trova comunque sempre fra il 49° ed il 57° posto.
Ai primi posti, inutile dirlo, i paesi scandinavi e quelli del Nord Europa mentre, sorprendentemente troviamo prima di Francia e Stati Uniti, la Lettonia e la Lituania, recenti acquisizioni dell’Unione Europea.
Unico “punto di non demerito” per l’Italia, l’undicesima posizione per quanto riguarda salute e qualità della vita.
Ancora una volta quindi un’organizzazione internazionale mette il dito sulla situazione delle donne nel nostro Paese. Lo farà prima o poi anche il Governo italiano?

16 maggio 2005


 
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