Gender Observatory


Arcidonna News Norma paritaria per le Europee in discussione al Senato
Norma paritaria per le Europee in discussione al Senato Print E-mail
There are no translations available.

Giovedì 25 mobilitazione per sollecitarne l'approvazione

Roma - "Giovedì mattina saremo tutte davanti al Senato, e così nei giorni a seguire, per testimoniare quanto sia inaccettabile - per le donne del mondo associativo, sindacale, del volontariato, del mondo accademico, dell'informazione, della scienza, delle strutture di parità ­ il rischio di rimanere l'ultimo paese in Europa per presenza femminile al Parlamento europeo, anche in vista dell'allargamento". Così Rita Capponi, presidente del Comitato trasversale pressione e vigilanza leggi elettorali paritarie, commenta quanto accaduto al Senato, dove oggi alle 15 è saltata la discussione in merito al provvedimento sulla parità di genere nella legge elettorale europea. "Questa è una battaglia per la democrazia istituzionale, non meno importante di altre riforme cui si è deciso anche oggi di dare preferenza", ha dichiarato Rita Capponi, "per questo la nostra indignazione deve essere trasversale: o si vince tutte insieme o tutte insieme si perde. Ci saremo senza differenze di schieramento, perché per quanto perfettibile, la proposta Prestigiacomo può rappresentare un condivisibile punto di partenza".

Rita Capponi ha denunciato inoltre l'indifferenza del Senato rispetto al tema della parità d'accesso alle cariche elettive: "Nonostante tutti gli appelli e gli impegni presi con noi dal presidente Pastore e dal relatore delle leggi elettorali in questione, Malan, qui esce in commissione la discussione del ddl dei senatori Cinzia Dato e Giuliano Amato. Che la settimana non si chiuda senza che la capigruppo torni su questa decisione. Resta comunque drammaticamente aperto il problema delle amministrative. Senza ipotesi di riequilibrio"
aggiunge la Capponi, "non si verrà incontro alla volontà dei tanti uomini e delle tante donne che vedono non solo con favore ma come necessità le donne al governo di città grandi e piccole".

Tra le proposte avanzate dal Comitato, l'estensione delle incompatibilità, senza limitarsi solamente a quella prevista dal ddl tra funzione di parlamentare italiano ed europeo. "Altrimenti ­ conclude Rita Capponi - come si potranno allargare gli spazi di partecipazione e di rappresentanza per le donne accentrando sempre di più il potere in capo a poche persone sostenute dai partiti? Non è questa la
strada anche perché non è una strada democratica".

Da DW Press n. 67 del 24 marzo 2004

 
Torna su