There are no translations available. Un'altra donna nominata ministro: è la terza, titolare del dicastero per lo sviluppo sociale
(ANSA-AFP) – Mascate. Il sultano dell'Oman
Sayed Qabus bin Said ha nominato pochi giorni fa un'altra donna ministro, la
terza dall'inizio dell'anno, proseguendo così un processo che
sta differenziando la piccola monarchia conservatrice dagli altri paesi del
Golfo. Sherifa bent Khalfane ben Nasser Al-Yahiyaia ha assunto il
dicastero per lo sviluppo sociale. La sua nomina, così come quelle
che l'hanno preceduta, è un evento rarissimo se si considera che nella
regione del Golfo le donne hanno diritto di voto solo in tre paesi.
Il 9 giugno il sultano aveva creato un Ministero del Turismo
che aveva assegnato a Rajiha bent Abdel Amir ben Ali. Ma già tre mesi
prima, per la prima volta nella storia del paese, aveva nominato una donna ministro,
Rawya bent Saoud Al-Bossaidi, che aveva ricevuto il portafoglio dell'Istruzione
superiore.
Ma nella piccola monarchia le donne ricoprono ruoli importanti anche in altri
organismi dello stato. È del marzo 2003 la nomina di Aicha bent Khalfan
ben Jamil Al-Siyabi a capo dell'Autorità per l'artigianato. E dalla primavera
scorsa cinque donne sono procuratori, mentre un'altra è entrata per la
prima volta nell'equipe tecnica dell'Omar Air, la compagnia aerea nazionale.
L'Oman è stata la prima monarchia del Golfo ad
aver concesso nel 1994 il diritto di voto e di eleggibilità alle donne,
seguito poi da Qatar e Bahrein. Proprio in quest'ultimo paese una donna
regge il dicastero della sanità. Ma la popolazione in genere si dimostra
ancora restia all'idea che le donne possano ricoprire incarichi importanti nel
settore pubblico dell'Oman: nell'ottobre 2003, in occasione dello scrutinio
per il rinnovo del Consiglio consultivo, eletto allora per la prima volta a
suffragio universale diretto, 15 donne si erano candidate, ma solo due sono
state elette.
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sezione "Donne e Islam"
3 novembre 2004
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