Risparmio: le donne meglio degli uomini |
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There are no translations available. Da "Il sole 24 ore" i risultati inattesi di un sondaggio realizzato a Londra nel mondo dei piccoli e grandi investitori della City
“Anche in un mondo dominato dai maschi come la finanza, le donne si prendono
la loro rivincita – almeno nella City. Uno studio pubblicato ieri dall’
“Indipendent” dimostra infatti che il
sesso femminile ottiene rendimenti migliori per i propri investimenti.
Lo studio è stato realizzato dal sito DigitalLook.com su un campione
di 100mila portafogli d’investimento nell’arco dei dodici mesi conclusi
lo scorso luglio. Le investitrici del gentil sesso rappresentavano
solamente il 13% del totale, ma in media hanno ottenuto un rendimento del 10%
contro il 7% medio del mercato e il 6% dei loro colleghi maschi. “Le
investitrici hanno dimostrato che possono battere gli uomini quando si tratta
di investire. Sono loro il vero sesso forte nella City” ha detto Andy
Yates, direttore di DigitalLook.com.
Secondo lo studio, alla radice dei rendimenti più elevati ottenuti dalle
donne è la costruzione di portafogli di investimenti più equilibrati
con diversi tipi di azioni; gli uomini hanno invece una maggiore tendenza a
“mettere tutte le uova nello stesso paniere”. Anche le tipologie
di titoli scelti variano a seconda del sesso: le femmine appaiono più
caute e prudenti e tendono a privilegiare le azioni bancarie e del commercio
al dettaglio, mentre i maschi continuano a scommettere sui titoli hi-tech, che
tendono a essere più rischiosi e volatili.
Il successo delle investitrici, si badi, non è
legato a una specifica situazione del mercato: la ricerca sostiene infatti
che nei 12 mesi al 31 ottobre 2001 – il periodo che comprende gli attentati
alle Torri gemelle di New York – il portafoglio medio al femminile salì
del 2% a fronte di un crollo del 22% del mercato britannico (misurato dall’indice
Ftse) e di un –26% per i colleghi maschi.
Le donne, insomma, se la cavano meglio sia alle prese con il Toro che con l’Orso.
L’ultima osservazione dello studio inglese riguarda il
modo di investire: le donne lo preferiscono di gruppo. In Gran Bretagna
si va infatti diffondendo la pratica dei piccoli club di investitori, che versano
piccole somme mensili e le investono in titoli scelti di comune accordo; ne
esistono ormai 12mila con circa 100mila membri. E a differenza che per gli investitori
individuali, nei club la metà sono donne.
da: “Il Sole 24 Ore” del 25 agosto 2004
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