There are no translations available. L'iniziativa di Arcidonna presentata a Palermo nel corso del convegno "La Programmazione Didattica di Genere: Esperienze e Strumenti". L'Osservatorio rivela: le siciliane continuano a scegliere "percorsi deboli". Una realtà su cui vuole agire il cd rom "Strumenti per la programmazione didattica di genere", realizzato dall'associazione Self. "Il cd rom - spiega Maria Antonietta Selvaggio - è indirizzato agli insegnanti e illustra metodi e strumenti innovativi per sedimentare l'ottica di genere nel campo della formazione e dell'istruzione"
A conferma di quanto sia necessario rafforzare nel sistema educativo italiano
interventi in grado di combattere pregiudizi e stereotipi sessisti, nelle
quattro università siciliane ancora oggi le donne, nonostante siano la
maggioranza degli iscritti (96.828 contro 64.611), continuano a scegliere percorsi
formativi deboli.
Tra le giovani iscritte a università siciliane, infatti, solo
il 36,1 per cento ha scelto un indirizzo scientifico, quelli, per intenderci,
a più alto valore aggiunto in termini di carriera e che permettono di
ottenere in minor tempo e più facilmente un’occupazione. Tra i
maschi, invece, il trend è esattamente opposto: sono, infatti, il 64,7
per cento degli universitari a scegliere facoltà scientifiche. Nella
facoltà di Ingegneria, ad esempio, le donne rappresentano meno del 20
per cento degli iscritti.
Dati, elaborati dall’Osservatorio di genere di
Arcidonna, che sono alla base del cd rom "Strumenti per la programmazione
didattica di genere", prodotto da Self e presentato all’istituto
“Pio La Torre” di Palermo nel corso del convegno "La
Programmazione Didattica di Genere: Esperienze e Strumenti", al quale
hanno partecipato circa 100 insegnanti provenienti da tutta la Sicilia.
“Il cd rom – spiega la professoressa Maria
Antonietta Selvaggio, di Self – è indirizzato agli insegnanti
e illustra metodi e strumenti innovativi per sedimentare l'ottica di genere
nel campo della formazione e dell'istruzione. L’intento è quello
di rendere il gender mainstreaming effettivamente praticabile nelle scuole,
per incidere sulla disoccupazione femminile, in particolare nelle regioni meridionali,
attraverso l’eliminazione della segregazione professionale e formativa”.
Il cd rom è quindi rivolto agli insegnanti e si presenta come un repertorio
di voci e di contenuti di agile consultazione. Ci sono delle “tracce di
lavoro” suddivise per temi, che vanno dalla letteratura delle donne come
recupero e difesa della memoria alle questioni più attuali come la conciliazione
tra lavoro e famiglia, passando dalla storia, dall’economia, dalla filosiofia
e dai nuovi media affrontati attraverso un’ottica di genere. Ci sono poi
le “guide”, che prevedono l’esposizione di un percorso didattico
attraverso la storia del femminismo italiano, il ruolo delle donne nella storia
dell’istruzione e della lotta alla criminalità organizzata e i
testi di autrici moderne e contemporanee.
“Questo lavoro – spiega Valeria Ajovalasit,
presidente di Arcidonna – si inserisce in un percorso di lotta
agli stereotipi di genere che abbiamo intrapreso da tempo dentro le scuole e
le imprese. Vogliamo incidere su quella arretratezza culturale che costituisce
uno dei maggiori ostacoli in Italia verso una reale affermazione delle pari
opportunità, nel lavoro come nelle istituzioni e più in generale
nella società”.
L'iniziativa rientra nell’ambito del Progetto europeo Equal "Laboratorio
di Pari Opportunità: pratiche per il superamento degli stereotipi”
promosso da Arcidonna.
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