bloccate i fondi di solidarietà per i parlamentari |
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There are no translations available. In attesa della legge sulle unioni di fatto è singolare che i parlamentari possano usufruire di un Fondo di Solidarietà previsto per i conviventi e per i figli avuti fuori dal matrimonio, mentre il resto delle coppie in Italia NO!
Arcidonna chiede l'imediata sospensione di questo "privilegio" antidemocratico.
In attesa che il parlamento approvi
al più presto la proposta presentata dal Governo sulle Unioni di fatto
Arcidonna scrive ai Presidenti di Camera e Senato per sospendere immediatamente
il Fondo di Solidarietà previsto per deputati e senatori.
In riferimento alla discussione che si è aperta nel paese e in
Parlamento sul disegno di legge sulle Unioni di fatto e in attesa che il Parlamento
approvi al più presto la proposta presentata dal Governo, si chiede ai
Presidenti dei due rami del Parlamento di sospendere subito il Fondo di Solidarietà
previsto per gli onorevoli deputati e per i senatori , già richiamato
nell’articolo di Tommaso Labate sul giornale il Riformista , che prevede
l’estendibilità dell’assistenza sanitaria ai conviventi more
uxorio e agli eventuali figli avuti dai parlamentari fuori matrimonio, ripristinando
una parità sul piano dei diritti tra cittadini e cittadine italiani.
La presidente nazionale
Valeria Ajovalasit
Leggi il
testo integrale della lettera al Presidente Bertinotti
Leggi il
testo integrale della lettera al Presidente Marini
PACS,
Offensiva cattolica bipartisan - da La Repubblica, Giovanna Casadio - 17/01/07
Il Riformista - 18/01/07
17 gennaio 2007
I FATTI PRECEDENTI
Governo: ''Entro
gennaio disegno di legge su coppie di fatto''
Accordo raggiunto tra maggioranza ed esecutivo: diritti anche in materia fiscale
ai conviventi e senza distinzioni di sesso.
Finocchiaro: ''Ddl
entro il 31 gennaio''
7 dicembre 2006
Accordo raggiunto tra maggioranza e Governo per predisporre una legge sulle
coppie di fatto. L'intesa è stata messa nero su bianco in un ordine del
giorno che impegna l'esecutivo a presentare, entro il 31 gennaio, un disegno
di legge in cui vengono riconosciuti i diritti anche in materia fiscale alle
persone conviventi, senza distinzioni di sesso. Di conseguenza saltano in Finanziaria
le norme sulle successioni per i conviventi.
Il provvedimento dovrà riconoscere i diritti ''anche in materia fiscale,
prerogative e facolta' alle persone che fanno parte di unioni di fatto e non
consideri dirimente, al fine di definire natura e qualità dell'unione
di fatto, né il genere dei conviventi né il loro orientamento
sessuale''. Inoltre il disegno di legge dovrà anche essere coerente con
le decisioni adottate dalla Corte Costituzionale in materia ''di non discriminazione
di trattamento del convivente, nonché con gli articoli 2 e 3 della Costituzione''
e con la Carta dei diritti fondamentali Ue.
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