Dopo l'estate prevista la pubblicazione del VI bando della legge 215/92 |
Le dichiarazioni di Giuseppe Galati, sottosegretario alle Attività produttive, sembrano aprire uno spiraglio sulla drammatica situazione dei finanziamenti all'imprenditoria femminile.
“L'imprenditoria femminile rappresenta un patrimonio per la cultura
d'impresa del nostro Paese e, come tale, va valorizzato. È un fattore
strategico di crescita sociale ed economica”. Lo ha affermato Giuseppe
Galati, sottosegretario alle Attività produttive con delega per
l'imprenditoria femminile e presidente del Comitato per l'imprenditoria femminile,
intervenendo il 12 luglio al seminario di presentazione della “Guida alla
concertazione di politiche di pari opportunità e conciliazione vita e
lavoro”, che si è svolto presso il Ministero delle Attività
produttive. In sostanza, l’obiettivo della legge 215 del
1992 “Azioni positive per l'imprenditoria femminile”, è
promuovere l'uguaglianza sostanziale e le pari opportunità nell'attività
economica e imprenditoriale. Possono accedere alle agevolazioni imprese individuali,
cooperative, società di persone e di capitali che abbiano dimensione
di piccola impresa ma che siano a gestione prevalentemente femminile. I settori
interessati sono il manifatturiero, il commercio, il turismo, servizi e l'agricoltura.
Le iniziative finanziabili sono: avvio di attività imprenditoriali, acquisto
di attività preesistenti, realizzazione di progetti aziendali innovativi
correlati all'introduzione di qualificazione e innovazione di prodotto, tecnologica
o organizzativa, acquisizione di servizi destinati all'aumento della produttività,
all'innovazione organizzativa, al trasferimento delle tecnologie, alla ricerca
di nuovi mercati per il collocamento dei prodotti, all'acquisizione di nuove
tecniche di produzione, gestione e commercializzazione e per lo sviluppo di
sistemi di qualità. Sono ammissibili al finanziamento le spese sostenute
per impianti generali, macchinari e attrezzature, acquisto brevetti, acquisto
software, opere murarie, studi di fattibilità e piani d'impresa. 20 luglio 2005
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