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Arcidonna News Prostituzione: forma di violenza o espressione di libertà personale?
Prostituzione: forma di violenza o espressione di libertà personale? Stampa E-mail
Mentre Londra vara un nuovo piano, gli stati europei sono divisi sulla natura giuridica del fenomeno

Il ministro dell’interno britannico avanza una proposta di legge che consentirebbe l’apertura nelle strade della città di bordelli con licenze regolari, e la tenuta di un registro delle lavoratrici e lavoratori del sesso. L’esigenza è quella di regolarizzare e formalizzare il fenomeno della prostituzione che oggi in Gran Bretagna non è considerato reato, se non si dimostra l’adescamento e lo sfruttamento. Il numero di prostitute nel Regno Unito è di circa 80 mila, e quasi tutte tossicodipendenti. La proposta di legge prenderà di mira il crimine organizzato e lo sfruttamento che, come dice il ministro Blunkett, "coinvolge l’abuso di minori e lo sfruttamento degli adulti". E aggiunge: "La prevenzione è la chiave per alleviare le circostanze che rendono i giovani vulnerabili alla coercizione". In Europa, Olanda, Austria, Belgio, Danimarca, Grecia e Portogallo considerano la prostituzione come un diritto e la professione viene esercita in case chiuse. Altri paesi, come la Germania e la Spagna, sebbene la considerino legale, limitano in alcuni casi l’esercizio della professione nelle case chiuse. Opposta invece è la posizione della Svezia e dell’Irlanda. L’Italia aspetta invece da due anni la riforma della legge Merlin.

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5 agosto 2004

 
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