Un'altra donna vittima in Turchia. Continua l'atroce serie dei "delitti impuniti".
(ANSA) - Ankara. Una giovane donna di Shanliurfa
(Turchia orientale), Gulseren Artuk, di 22 anni, è stata uccisa
il 20 settembre scorso dai suoi tre fratelli e da un nipote minorenne,
su decisione della famiglia, perchè aveva confessato
di essere rimasta incinta cinque mesi fa di un uomo, la cui identità
non aveva rivelato. Lo hanno riferito i quotidiani Hurriyet, Milliyet e Radikal.
Il nipote minorenne, di 16 anni (identificato come «B»), ha confessato
di avere sparato alla donna, su ordine della famiglia, tre
colpi di pistola a bruciapelo in testa la sera del 20 settembre mentre
la ragazza lavorava in un campo con sua madre Nure, la quale, nel tentativo
di opporsi all'omicidio, è rimasta ferita a una mano.
Gli inquirenti hanno comunque anche ordinato l'arresto di tre fratelli maggiorenni
della ragazza e sospettano che uno di questi, Mustafà, sia il vero assassino,
mentre il nipote sedicenne si sarebbe autoaccusato, secondo le decisioni familiari,
perché non imputabile.
L'assassinio di Gulseren Artuk è solo l'ultimo di una lunga serie (spesso
non scoperti o non riportati dai media e che restano del tutto impuniti) detti
in Turchia «tradizionali» perché
decisi dalla famiglia che incarica dell'assassinio familiari minorenni.
Nel corso del 2004 i casi più noti di delitti tradizionali sono stati
quelli di Sakine Demir, della minorenne «N» e di Guldunya Toren.
Sakine Demir è stata uccisa, su decisione familiare, dal suo stesso figlio
minorenne solo perché «visitava troppo frequentemente i suoi parenti»
e «usciva spesso di casa».
Una ragazza identificata dai giornali come «N» è stata uccisa
da suo padre, dopo essere rientrata in casa di ritorno da una fuga con il fidanzatino,
su decisione della famiglia secondo cui, in seguito alla fuga d'amore, «era
diventata impura». Molto scalpore ha provocato mesi fa l'assassinio di
Guldunia Toren, rimasta incinta di un familiare che aveva abusato di lei, e
uccisa dai suoi fratelli che prima la ferirono per strada e poi la finirono
in ospedale.
Il nuovo codice penale, approvato ieri dal parlamento
turco, e che entrerà in vigore solo il 1 aprile 2005, prevede pene più
gravi anche per i familiari che incaricano minori del delitto, e la fine dell'attenuante
dell' «ingiusta provocazione» per questo genere di delitti
«tradizionali», molto frequenti nella Turchia rurale e delle periferie
urbane.
5 ottobre 2004
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