There are no translations available. La campagna nazionale di Arcidonna che nel 2004 ha contribuito al successo delle donne italiane in Europa.
Con i progetti Esserci (Italia, maggio 2002/agosto
2004) e Donne in Progress – Mainstreaming ed
Empowerment in Sicilia (Sicilia, luglio 2002/ottobre 2004), finanziati
dall’Unione Europea e dal Ministero del Lavoro (e Regione Siciliana) che
hanno visto anche la partecipazione di partner nazionali ed europei, Arcidonna
si è posta l'obiettivo di agire concretamente sul tema della presenza
delle donne nei luoghi della politica, istituzioni e dell’economia mirando
a colpire la disuguaglianza di opportunità fra donne e uomini ed ad incrementare
al contempo la presenza femminile nei ruoli decisionali dei suddetti luoghi.
Sono stati individuati i seguenti strumenti operativi per le attività
di progetto:
- La costituzione di un Osservatorio permanente
su “Donne e potere decisionale”. È stato effettuato un monitoraggio
sulla presenza ed il ruolo delle donne negli ambiti della politica, istituzioni,
associazioni, economia. L’Osservatorio ha costituito il nucleo centrale
di entrambi i progetti e tutt’ora continua la sua attività di rilevamento
dati, pubblicati sul portale ufficiale dell’associazione nella sezione
Osservatorio di genere.
- Una campagna di sensibilizzazione nelle scuole,
che ha coinvolto complessivamente tra nazionale e regionale, circa 165 istituti
e oltre 6000 studenti, finalizzata all’acquisizione di una coscienza civile,
che includa il concetto di democrazia paritaria e solleciti un’approfondita
analisi del rapporto tra i generi, stimolando al contempo una riflessione più
consapevole sui temi della partecipazione. Le attività nelle scuole hanno
previsto: la distribuzione di un quaderno/glossario "Le parole della Parità
- lessico essenziale del rapporto tra donne e politica”, in duplice versione,
una per gli studenti ed una per i docenti, disponibile nell’area riservata
di questo portale; un viaggio-premio per gli studenti che hanno partecipato
al concorso “un SMS per la Parità”;
- Una campagna di comunicazione integrata che
ha trasmesso la consapevolezza della scarsa presenza femminile nei luoghi di
decisione ed diffuso in tutto il territorio italiano, grazie all’utilizzo
di diversi mezzi di comunicazione, il messaggio che “la democrazia ha
bisogno delle donne”.
LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE INTEGRATA
Democrazio, al maschile è un errore – Più
donne italiane al parlamento europeo
La campagna di comunicazione integrata lanciata da Arcidonna si è articolata
in fasi successive con due messaggi differenti.
Le iniziative di comunicazione della prima fase, che ha preso il via a dicembre
2003 nei principali aeroporti italiani, hanno veicolato il messaggio “Democrazio.
Al maschile è un errore", dove la “o” di Democrazio
è barrata e sottolineata in rosso, per evidenziare come una democrazia
declinata esclusivamente al maschile sia un grave errore. Con tale messaggio
si è inteso denunciare la cosiddetta “anomalia” italiana,
ovvero quel deficit di democrazia che si traduce nella scarsa presenza delle
donne nei luoghi decisionali, caratteristica questa che vede l’Italia
ricoprire uno degli ultimi posti in ambito europeo.
Si apre così il terreno alla seconda fase, partita a marzo 2004 con diverse
e numerose iniziative ed attività promozionali.
Protagonista un ventaglio, oggetto semplice, simbolo di femminilità,
punto di partenza e veicolo del secondo messaggio trasversale che rivendica
una democrazia “che ha bisogno delle donne”. Tipico oggetto femminile,
il ventaglio fa riferimento, più in generale, alla capacità delle
donne di portare una ventata di novità nelle istituzioni; la sua forma,
inoltre, rimanda alla forma del Parlamento europeo (gli scranni).
A sostegno del messaggio lo slogan “Più
donne italiane al Parlamento europeo”, che invita espressamente
chi legge a votare una donna nell’ambito delle prossime consultazioni
europee e rafforza, nello stesso tempo, il dato inserito nella parte superiore
“Solo 10 su 87 sono donne tra i parlamentari
italiani in Europa”, espressione numerica del deficit già
denunciato con “Democrazio, al maschile è un errore”.
Una campagna necessaria, considerato che la presenza femminile è, soprattutto
in Italia, estremamente rarefatta quando si prendono in esame le "stanze
dei bottoni", le sedi dove vengono decise le strategie di sviluppo del
Paese. Ad esempio le donne raggiungono appena (dati consultabili sull’Osservatorio
Arcidonna all’indirizzo www.arcidonna.it): negli organi direttivi dei
partiti il 15%, alla Camera l’11,5%, al Senato l’8,1%, al Governo
(Ministri e Sottosegretari) il 10% al Parlamento europeo (Parlamentari italiane)
l’ 11,5%.
Non si tratta solo di una questione di pari opportunità. Le donne, insieme
agli uomini, rappresentano il capitale umano del Paese, ed è quindi importante
che vi si attinga pienamente al fine di individuare le risorse migliori che
guidino il Paese verso la crescita e lo sviluppo. La campagna ha avuto una diffusione
nazionale, e si è avvalsa dell’apporto di un’intensa attività
degli uffici stampa e di più mezzi di comunicazione (stampa, radio, TV,
materiale editoriale informativo, gadgets e merchandising).
L’obiettivo prioritario è stato quello di sensibilizzare l’opinione
pubblica in favore di una maggiore presenza delle donne nei luoghi di potere,
e in particolar modo nelle istituzioni regionali, nazionali ed europee, ponendo
la questione proprio in prossimità dell’appuntamento elettorale
di giugno 2004.
Ed i risultati non si sono fatti attendere. La
presenza delle donne italiane al parlamento europeo è quasi raddoppiata:
dall’11.5% della precedente legislatura ad un ottimo 19.5%. Un
grande passo avanti, una vera vittoria per Arcidonna e per quanti hanno creduto
nel progetto di una democrazia aperta a tutti, in grado di rappresentare al
meglio le aspirazioni e i bisogni di tutte le componenti della società.
C'è ancora molto da fare. E questo risultato per noi, non è un
traguardo. Arcidonna esiste e resiste per questo.
Materiale multimediale prodotto da Arcidonna
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